TRA CHIESE E CONVENTI

“Era in Palermo una Donna dominata dall’ira, a cui era nato un figliuolo a lei simile; onde allo spesso la madre sdegnata per la sua imperfetta natura, sgridavalo, chiamava il Demonio, affine di portarlo via. Un giorno mentre più del solito era infuriata, e chiamava l’infernal nemico per pigliarselo; questi si mostrò visibile all’una, e all’altro, in figura teribile, armato d’un uncino di ferro, in atto di voler tirare a se il figliuolo offertogli. Allora sbigottita l’infelice madre chiamò in suo soccorso la Ss. Vergine: e la Benignissima Regina apparve con una mazza in mano, per cacciar quella tartarea Larva, el fanciullo corse a ripararsi sotto il suo mantello. All’istante però sparve il Mostro infernale, ed anche la Vergine.

Indi nella Chiesa di S. Agostino in una Immagine di Maria del Soccorso riconobbe la Donna la potentissima liberatrice apparsale in soccorso: e a tutti manifestato il prodigio: indi passò in costume dipingersi la Madonna del Soccorso con una mazza in mano, col Demonio alla sinistra, e col fanciullo liberato alla destra.”

(A. Mongitore, “Della Sicilia ricercata”, 1742)