TRA CHIESE E CONVENTI

“Nell’antica chiesa detta della “Gancia” ... si facevano e credo si faccian tuttavia in quaresima gli “Esercizi spirituali” tanto per uomini, quanto per donne, sempre separatamente.

Si sa che questi esercizi durano da quattro a sette giorni, e che il penultimo giorno è destinato alla meditazione dello inferno. E si sa pure che la predica dello inferno è molto triste ed anche paurosa.

Una volta però, ... fu paurosissima; perchè avendo voluto i frati renderla più reale ed efficace per le donne alle quali gli esercizi eran fatti, l’accompagnarono con iscroscio di catene, lamenti di dannati, urla di demoni, fiammate di pece greca che rompeano e rendeano più truce il buio della chiesa. Immaginiamo il terrore delle donne! Quale più, quale meno, tutte si diedero a gridare come spiritate, a piangere implorando pietà e misericordia, e le più agili a fuggire. Molte si svennero, e alcune tramortirono addirittura. A sì gran fracasso corse la Polizia e con essa gli abitanti della Kalsa, i quali risero delle scenate.”

(G. Pitrè, “Studi di leggende popolari in Sicilia”, 1904)