Storia di un oblio

Immagine - Storia di un oblio
dal 12 Febbraio 2020 al 23 Febbraio 2020

Dal 12 al 23 febbraio, nella Sala Strehler del Teatro Biondo, andrà in scena "Storia di un oblio".

Un uomo entra in un supermercato all’interno di un grande centro commerciale di una città francese.

Ruba una lattina di birra e viene bloccato da quattro addetti alla sicurezza che lo trascinano nel magazzino e lo ammazzano di botte.

Questo scarno fatto di cronaca è raccontato da Laurent Mauvignier in un lungo racconto, una sola frase che ricostruisce la mezz’ora in cui è insensatamente raccolta la tragica fine di un uomo. Teso quasi allo spasimo nel resoconto minuzioso di una morte assurda, il flusso di parole raduna impercettibilmente tutti i temi cari a Mauvignier.

E torna così il suo sguardo purissimo su un universo di “umili”, che la scrittura rigorosissima accoglie senza una briciola di retorica, senza un’ombra di furbizia. Raro, oggi, nel trionfo dei format narrativi nei quali la realtà diventa un reality, uno stile così impeccabilmente morale, una prosa così pudica e vera.

Quel che io chiamo oblioè il titolo originale di questo lungo monologo scritto in un’unica frase, senza un vero inizio, senza una vera fine, senza punteggiatura ma con una prosa perfetta, che in un crescendo emozionante risveglia in noi sentimenti di pietà e indignazione.

Messo in scena nel 2012 al Teatro della Comédie- Française, diviene per la prima volta spettacolo anche in Italia. A dare voce al testo un attore di rara sensibilità e potenza come Vincenzo Pirrotta, guidato dalla regia di un maestro del teatro e del cinema, Roberto Andò.

Maggiori informazioni sul sito del Teatro Biondo

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