Palazzo Tarallo

L’edificio costituisce un’importante testimonianza dell’architettura civile e nobiliare “minore” sei-settecentesca della città. La sua storia è legata a quella di due note famiglie aristocratiche: i Tarallo, baroni di Badia, duchi di Miraglia e signori di Ferla, e i Cottone, marchesi D’Altamira.

Il palazzo è il risultato dell’accorpamento di diverse dimore riunite in un progetto “barocco” di riconfigurazione complessiva degli apparati decorativi sia interni che esterni. Agli inizi degli anni ottanta del ‘900, il Palazzo fu acquistato dal Comune di Palermo che, dopo un attento restauro, lo ha adibito a seconda sede del Museo Etnografico Pitrè. Tra i lavori che emergono per valore artistico, furono quelli attribuiti a Pietro Martorana, il quale realizzò, per le sale del piano nobile, quattro grandi affreschi, di cui uno solo è giunto fino a noi, ovvero “Storia del trionfo di Betsabea col Re Salomone”.

Nelle altre sale del primo piano sono stati collocati due eleganti portantine settecentesche e alcuni manufatti del Museo di gusto e committenza colta e aristocratica, anche se realizzati in quelle stesse botteghe artigiane da cui uscivano opere di uso più popolare; tra i quali, alcuni mobili dipinti, di fine ’700, in particolare, si tratta di un cassettone, un armadio, un mobile-altare, una “scarabattola” e due teche, tutti del XVIII secolo. Nelle sale sono esposte anche una decina di stampe litografiche d’epoca, contenenti l’alfabeto del contadino e motti di saggezza popolare.

Al pianterreno, nei locali originariamente adibiti a scuderie e rimessa per le carrozze, si possono ammirare, il frontale del teatrino ottocentesco del Pitrè e il teatrino completo assemblato da Cocchiara nei primi del ’900. Nel piano nobile, come omaggio al fondatore del Museo, c’è una “un angolo della memoria” dedicato a Giuseppe Pitrè, con il suo tavolo da lavoro, i suoi occhialini ed i suoi libri.

Ed inoltre, nei saloni del secondo piano, è stata allestita la Biblioteca specializzata del Museo, che conta circa 3 mila volumi donati dal professore Bonomo, oltre a numerosi periodici e ad una consistente raccolta di tesi specialistiche svolte da studenti universitari. La biblioteca possiede anche un’importante documentazione iconografica, comprendente una prestigiosa raccolta di stampe e fotografie di autori diversi, come Interguglielmi, Incorpora, Giannone, Uzzo.

Via delle Pergole, 74 90134 - Palermo (PA) Tel: 0916166621 - 0916101388

Orari:

Dal lunedì al venerdì 9.00 - 13.00; mercoledi anche 15.30 - 17.30.

Servizi:

Sede della Biblioteca etnografica.

Ente gestore:

Comune di Palermo, Piazza Pretoria, 1 90100 - Palermo ()