Fontana del Genio di Piazza Rivoluzione

La Fontana del Genio di Piazza Rivoluzione, anticamente chiamata Genio del Molo o della Fieravecchia perché, sin dal medioevo aveva la funzione di ospitare la Fiera, ovvero il mercato cittadino, è una delle otto rappresentazioni monumentali del protettore laico della città di Palermo.

La scultura fu realizzata nel 16esimo secolo da uno scultore anonimo e si trovava in origine nella conca della terza fontana del Molo Nuovo, spostata successivamente al posto della statua della dea Cerere, in origine sul piedistallo marmoreo nella centrale piazza Rivoluzione.

Il nome della piazza è legato ad una vicenda avvenuta durante i moti rivoluzionari contro i Borboni, quando i palermitani decisero di radunarsi proprio qui, eleggendo il Genio come simbolo di libertà. Per tale motivo il governo borbonico decise di rimuovere la scultura dalla piazza, fin quando nel 1860, con l'arrivo di Giuseppe Garibaldi, venne riportata al suo posto, e da lì la piazza assunse l'appellativo "della Rivoluzione”.
La Fontana del Genio è costituita da una vasca marmorea protetta da una cancellata di ferro, ai cui lati sono apposte delle targhe a memoria dei moti del 1848. Sulla sommità di una roccia troneggia il Genio, raffigurato come un uomo barbuto con gli occhi rivolti al cielo, incoronato e ricoperto da un manto, che regge tra le braccia un serpente che si nutre al suo petto.

Nel 2009 la Regione siciliana ha inserito il Genio di Piazza Rivoluzione nella "Carta Regionale dei Luoghi dell'Identità e della Memoria Siciliana".  

Piazza Rivoluzione 90133 - Palermo (PA)