Ex Real Fonderia Oretea

Nel settembre 1840 i fratelli Sgroi costituirono a Palermo, nelle vicinanze del Fiume Oreto, la "Società Oretea per la fusione d'opere di ferro e bronzo", il cui impianto fu immediatamente fornito di una motrice a vapore, destinata ad azionare torni e piallatrici meccaniche. In questa prima installazione Vincenzo Florio svolgeva la funzione di cassiere e componente del consiglio d'amministrazione. In seguito al trasferimento dei fratelli Sgroi a Napoli, Florio rilevò la società con la collaborazione di alcuni soci il 12 dicembre del 1841.

Con il passaggio alla famiglia Florio, la Fonderia Oretea fu destinata ad affiancarsi complementarmente alle attività armatoriali, fornendo ad esse caldaie, pompe ed altre attrezzature utili allo svolgimento della navigazione a vapore. La nascita della Fonderia Oretea segnò l'inizio dell'espansione della metallurgia siciliana dalla dimensione dei piccoli opifici a quella di impianti industriali di dimensioni apprezzabil. Nel 1844 la sede originaria fu abbandonata in favore di una più grande, che fu realizzata acquistando ed adattando una serie di terreni e corpi di fabbrica posti tra l’attuale Via Fonderia Oretea e Via Onorato, a due passi dal vecchio porto della città, dove, in epoca araba, sorgeva, probabilmente, un arsenale. Grazie alla capace direzione di Antonio Michelini, la Fonderia Oretea presentò all'Esposizione Nazionale di Palermo una pressa idraulica da 212 atmosfere, derivata da un modello inglese. Alla successiva Esposizione di due anni dopo, fu possibile presentare la prima macchina a vapore di costruzione interamente siciliana, della potenza di otto cavalli; ed una seconda capace di azionare tutti i macchinari dello stabilimento ad una mostra industriale tenutasi nel 1846. Dopo tale data, la Fonderia Oretea continuò ad espandere le proprie attività, tanto che nel 1859 la Famiglia Florio fu costretta ad abbandonare le attività legate alla pesca del tonno, per potersi concentrare sull'amministrazione della fonderia e della Società dei battelli a vapore che andava costruendo.  Successivamente, con la lavorazione del ferro e della ghisa la Fonderia contribuì allo sviluppo della città Liberty. Le attività dell'edificio, adibito poi a caserma, cessarono definitivamente dopo i bombardamenti del 1943, che lo distrussero quasi interamente.

Oggi, all’edificio, tenuto in perfette condizioni strutturali dopo un attento restauro, si accede attraverso un minuscolo giardino, munito di vasca con acqua. Un’ampia arcata immette all’interno di un grande vano, anch’esso sovrastato da arcate con mattoni in tufo che simulano l’antico bugnato. L’Ex Reale Fonderia alla Cala oggi è un luogo di aggregazione culturale. Qui è possibile assistere a presentazioni di libri o a conferenze stampa di eventi culturali e a mostre ed, inoltre vengono celebrati i matrimoni con rito civile.

Piazza Fonderia 90133 - Palermo (PA) Tel: 0917651967

Orari:

Visitabile in occasione di eventi, mostre e matrimoni civili

Ente gestore:

Comune di Palermo, Piazza Pretoria, 1 90100 - Palermo ()