Atmosfere

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dal 10 Marzo 2023 al 07 Aprile 2023

La Sala Planetario del Parco Villa Filippina (piazza San Francesco di Paola 18) ospiterà la rassegna musicale “Atmosfere” 2023, dal 10 marzo al 7 aprile con un concerto ogni venerdì sera alle 21.30 che offre una varietà di generi musicali, dalla classica al jazz passando per la world music e l'elettronica creando un'esperienza musicale unica per il pubblico.

I concerti in programma sono tutti a cura di artisti siciliani che eseguiranno brani originali. A salire sul palco, venerdì 10 marzo sarà Mario Crispi. Il 17 marzo tocca a NTNTN. Il 24 marzo Vincenzo Tusa, il 31 marzo Alfredo Giammanco e il 7 aprile Gianni Gebbia.

IL PROGRAMMA

Nato a Palermo Mario Crispi ha iniziato ad occuparsi di musica nel 1976, mostrando da subito un interesse per gli strumenti a fiato arcaici provenienti da tutto il mondo. Fondatore storico nel 1979 della band Agricantus, compositore, autore e flautista, ha approfondito le sue ricerche nel campo etnomusicologico, collaborando con vari Archivi Accademici italiani. Per maturare la sua ricerca musicale ha visitato molte regioni del mondo: Africa, Medio Oriente, Asia Minore, incontrando molti musicisti, storie di popoli, strumenti musicali, facendo importanti esperienze musicali ed arricchendo la sua cifra stilistica compositiva con melodie, sonorità e atmosfere ispirate a luoghi sperduti e culture lontane.

La performance con cui si esibirà Mario Crispi il 10 marzo consiste in un concerto di musica elettroacustica in cui strumenti a fiato arcaici ed etnici e le relative tecniche esecutive sono mescolate alle tecniche ed alle tecnologie moderne prodotte dal computer contemporaneo.

Il concerto di NTNTN del 17 marzo è fatto di analog live, campionamenti dal mondo della natura e dell’ambiente urbano, combinati a pulsazioni ritmiche ancestrali. Il suo paesaggio sonoro fluttua sospeso tra ambient, techno e suoni onirici. L’ultima sua release è un EP per l’etichetta palermitana Limone Lunare Records e si chiama Luminescence, un viaggio dentro a una foresta di suoni, una natura selvaggia che si sveglia e prende una nuova forma.

Il 24 marzo tocca a Vincenzo Tusa, chitarrista che mescola e sperimenta la passione per la chitarra elettrica a suoni psyc/post rock, adottando elementi cognitivi a processi terapeutici per un viaggio musicato dal sound etereo. Un’esperienza sonora costituita da suoni, atmosfere e note. Our Leaves e Mooncallearth i suoi ultimi lavori. Ballate strumentali con sonorità ambient.

Alfredo Giammanco sul palco di Villa Filippina il 31 marzo è un musicista di origini palermitane classe 1978, studia privatamente pianoforte, successivamente frequenta composizione, musica jazz e musica elettronica al Conservatorio di musica Antonio Scontrino di Trapani. Vincitore del concorso di esecuzione “Premio Marcello Marino” con esecuzione in live elctronics di “Musiche per sintetizzatore, lappo e altri congegni” di Alfredo Giammanco. Attualmente si esibisce in live electronics con linguaggi contemporanei orientati verso i soundscape, strutturalismo e arte sonora con catene di sintesi elettroacustiche ibride tra comportamenti analogici e digitali.

Il concerto a Villa Filippina è fatto di architetture del suono e scambi di atmosfere attraverso il controllo timbrico tipico della musica elettronica di matrice europea. Il concerto è al pari di un viaggio nei suoni e nelle emozioni da una performance di costruzione sonora e timbrica in tempo reale mediante sintetizzatore analogico, laptop e diversi congegni propriamente o impropriamente sfruttati come sorgenti sonore, dalle radio, ai ventilatori, ai trapani elettrici e da oggetti di riciclo. La drammaturgia dei concerti spazia dai contesti artistico industriali, alle proiezioni musicate del cosmo, alle tematiche di interazione con le diverse culture etniche innestate in un mondo tecnologico e contemporaneo.

Chiude la rassegna il 7 aprile Gianni Gebbia, sassofonista, improvvisatore e compositore impegnato in una personalissima ricerca musicale fin dall’inizio degli anni Ottanta che lo ha condotto a incontrare vari generi (jazz, etnica, contemporanea, ambient, impro radicale) alla ricerca di una sua sonorità personale, caratterizzata dal ricorso a tecniche estreme, fra cui la respirazione circolare. Ha realizzato numerose incisioni e lavorato al fianco di artisti come Heiner Goebbels, Fred Frith, Gunther Sommer, Peter Kowald, Lindsay Cooper, Jim O’Rourke, Henri Kaiser, Ernst Reijsiger, Raul Ruiz e Pina Bausch.

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