





La famiglia dei Serpotta, nota per l’arte della scultura ma soprattutto della stuccatura, fu attiva in Sicilia nel XVII e nel XVIII secolo. Era composta dal padre Gaspare, i figli Giuseppe e Giacomo, e Procopio, figlio di quest’ultimo. L’esponente, che tanto si distinse da essere considerato il genio dell’arte della stuccatura, è Giacomo, a cui si deve la tecnica dell’“allustratura” che conferisce alle opere in stucco la lucentezza e la levigatezza tipiche del marmo.
Putti che si riconcorrono, statue a grandezza naturale, volute composte da infiorescenze, tutto di un bianco abbacinante, si possono ammirare in chiese e oratori sparsi per il centro storico. Lo stile è quello del barocco ridondante, preludio del rococò. Riconducibili a Giacomo Serpotta sono i “teatrini”, profondi pannelli descrittivi, a mo’ di nicchie che si susseguono lungo le pareti e dove sono raffigurati gli episodi dell’argomento da narrare… praticamente un fumetto in stucco.
Non è facile fare un elenco dei siti dove sono ospitate le opere di Giacomo e degli altri artisti della famiglia Serpotta perché la loro produzione, da ammirare a bocca aperta, è vastissima.


Chiesa di San Francesco d'Assisi

Chiesa di San Matteo

Chiesa di Sant' Agostino

Chiesa di Santa Maria del Carmine Maggiore

Chiesa di Santa Maria della Pietà

Chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi

Chiesa di Sant'Orsola dei Negri

Chiesa Santa Maria degli Angeli (detta la Gancia)

Oratorio dei Bianchi

Oratorio del Santissimo Rosario in San Domenico

Oratorio della Carità di San Pietro

Oratorio di San Giuseppe dei Falegnami

Oratorio di San Lorenzo

Oratorio di San Mercurio

Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria

Oratorio di Santa Cita
