Castello Utveggio
Costruito nel 1934, in stile pseudo-siculo, inizialmente progettato come albergo per volere del Cavaliere Michele Utveggio, sito sul Monte Pellegrino, a quota 346 metri. L'intera struttura fu realizzata in soli 5 anni.
Costruito nel 1934, in stile pseudo-siculo, inizialmente progettato come albergo per volere del Cavaliere Michele Utveggio, sito sul Monte Pellegrino, a quota 346 metri. L'intera struttura fu realizzata in soli 5 anni.
Sistemato, dopo il 1768, da Gaetano Cottone e Morso che ne fece un campo di coltivazioni sperimentali, seguito nella sua opera dal figlio Carlo, il quale realizzò nel 1819 i padiglioni dell’Istituto per le Scienze Agrarie.
Villa Lampedusa, oggi conosciuta con il nome di Villa del Gattopardo, fu costruita agli inizi del XVIII secolo per volere di Don Isidoro Terrasi. Nel 1756 furono effettuati lavori di restauro e realizzate le splendide decorazioni ad opera dell'architetto Gaspare Fumagalli.
Costruita nel 1755 per volere di Don Angelo Serio, sacerdote amante dell’arte appartenente alla Congregazione di S. Filippo Neri, Villa Filippina è caratterizzata da un vasto spazio quadrangolare, recintato per tre lati da portici lunghi 140 metri, su cui corre una terrazza praticabile.
Costruita alla fine del XIX secolo come villa privata dall’ammiraglio inglese Cecil Domville in stile neogotico, fu poi acquistato della famiglia Florio ed Ignazio Florio gli diede il nome della figlia Igiea.
La palazzina fu eretta per la famiglia Whitaker, importanti commercianti inglesi, che fecero la loro fortuna con il “Marsala”, l’ottimo vino siciliano e su molte altre attività siciliane, ne settore navale ad esempio, tra il 1886 e il 1889 su progetto neorinascimentale dell’architetto Ignazio Greco.
Sorta nel ‘500 come trasformazione per uso agricolo della Torre Alfaina o Cuba soprana, l’antico padiglione del parco reale normanno, venne ristrutturata nel XVII secolo quando era di proprietà dei Rao, quindi nel ‘700 quando passò al giurista Carlo Napoli.
Costruita nel XVIII secolo dal principe Valguarnera di Niscemi sulle strutture di un più antico baglio agricolo, immersa nel Parco della Favorita. La villa, abitata fino a qualche decennio fa ed oggi proprietà del Comune di Palermo, mantiene integri gli arredi, le finiture interne ed il giardino.
Villa Trabia, ovvero Casena dei Trabia alle Terre Rosse, fu costruita nel Settecento, da Ignazio Lucchesi Palli, Principe di Campofranco. Nel 1814 Giuseppe Lanza Branciforti, Principe di Trabia e Butera acquistò la Casena ed il giardino. La villa include un piccolo parco seicentesco ed un edificio settecentesco.
Uno degli esempi più importanti risalente al periodo di grande splendore economico e culturale di Palermo, a cavallo tra il XIX e il XX secolo, è legato alla corrente artistica del Liberty, è sicuramente il Villino Favaloro.
Il villino è Ispirato allo stile “Secessione viennese”, progettato dall’architetto, Caronia Roberti e realizzato dall’Impresa di costruzione Rutelli.
Splendido esempio di architettura Liberty. Fu realizzato dall'architetto Ernesto Basile, il quale decise di dedicarne la costruzione alla moglie Ida, tra il 1899 e il 1902, per volere della potente famiglia Florio.
L’edificio progettato nel 1912 da Salvatore Caronia Roberti, presenta il paramento murario a finti ricorsi di mattoni, gli stucchi decorativi nel portico di ingresso e una fascia maiolicata a motivi floreali blu e bianchi, posta al di sotto del cornicione.
Progettato nel 1924 da Ernesto Basile per il pittore Salvatore Gregorietti. Le forme, le volumetrie e gli apparati decorativi che vedono l’uso del mosaico, in maniera diffusa, richiamano la produzione precedente del Basile, di cui il Villino Gregorietti rappresenta “l’ultima stagione”.
Rappresenta una delle prime opere dell’architetto Ernesto Basile, fu edificato nel 1874 come propria dimora in stile liberty con rivestimento in mattoni rossi ed elementi decorativi ripresi dal repertorio classico.
Il villino Lentini, realizzato intorno al 1910 da Ernesto Basile, vede l’intervento, per quanto riguarda le decorazioni pittoriche in stile Liberty delle pareti del pittore Rocco Lentini, proprietario della villetta.
Progettato da Salvatore Rutelli, presenta tutto il repertorio decorativo modernista, seppur semplificato. Dal Basile riprende la soluzione del balcone d’angolo che permette la veduta sulla spiaggia.
L’edificio in stile eclettico, con balcone continuo angolare al primo piano, presenta motivi decorativi floreali nei capitelli.
Il villino (1915) opera di Salvatore Caronia Roberti, mescola elementi di carattere English Domestic Revival ad altri, come le fasce bicrome in facciata, di derivazione mediterranea.
Il villino, progettato da Caronia Roberti, rappresenta il prototipo delle costruzioni che si realizzano nel “quartiere balneare”, con l’inserimento della torretta belvedere e mediante altre citazioni stilistiche del Basile.