Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria
Voluto dalla Confraternita di S. Caterina e completato nel 1726, nel luogo in cui la tradizione colloca la casa natale di S. Rosalia, il cui nome venne poi trasmesso ad un pozzo, nel giardino dell’oratorio. Nel vestibolo d’ingresso è posto il dipinto di Giuseppe Salerno, detto lo Zoppo di Gangi, con lo “Sposalizio di S. Caterina”.
L’elegante e prestigiosa decorazione fa dell’interno un significativo esempio dell’estro e della maestria dei decoratori, che riuscivano a trasformare un semplice involucro murario in un delizioso scrigno di movenze plastiche: putti, fregi e stucchi dorati sono mescolati a rilievi e statue a tutto tondo. La decorazione fu realizzata da Giacomo Serpotta e, successivamente, dal figlio Procopio.
Sull’ingresso, sotto il grazioso coretto a triplice arcata, sono le statue della “Sapienza” e della “Scienza”; alle pareti allegorie delle scienze. Nei rilievi rettangolari, sotto le finestre e nel coro, sono narrati episodi della vita di S. Caterina. Sull’altare la tela col “Martirio di S. Caterina” del 1609 è opera di Giuseppe Salerno. Sulla parete d’ingresso è la “Vergine col Bambino” del raffaellita Vincenzo da Pavia. Lungo i fianchi sono i sedili dei confrati in legno dipinto con storie della vita della Santa. Dal 1946, l’oratorio ospita l’Ordine del Santo Sepolcro.
Cellulare:
3394212314Orari:
Visitabile su richiesta
Modalità di ingresso e prezzi:
Ingresso euro 2,50.