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Palazzo Butera
Principesca dimora dei Branciforte, principi di Butera, di casa Scordia. Il nucleo originale del palazzo ha origini seicentesche, ma a partire dal 1721, quando divenne residenza dei Branciforte, fu data al palazzo una nuova definizione e, con ampliamenti successivi, l’edificio raggiunse un fronte di circa 120 metri.
Dopo l’incendio del 1759, il palazzo fu totalmente rifatto e fastosamente arricchito da uno stuolo di decoratori, stuccatori, ceramisti ed arredatori. Di notevole interesse sono la volta affrescata da Gioacchino Martorana con una finta balconata e cupola a tromp l’oeil e gli affreshi presenti nelle cinque sale del piano nobile, eseguiti dallo stesso artista, che raffigurano scene pastorali entro cornici dal disegno architettonico.
Altri saloni minori hanno decorazioni più tarde, con tutta probabilità attribuibili ad Elia Interguglielmi. Nei saloni, riccamente decorati, si trovano porte dorate, sopraporta dipinti, mobili, tappezzerie e decorazioni a stucco e ceramica di buona fattura. Nel 2016, il palazzo è stato acquistato da Massimo e Francesca Valsecchi, i quali hanno finanziato un restauro integrale della struttura con l’intenzione di creare una sede museale che ospiterà le opere d’arte della loro splendida collezione. Le opere raccolte rappresentano i vertici della produzione artistica di diverse epoche storiche e di varie culture. Dal 17 giugno 2018, alcuni ambienti del palazzo sono stati aperti al pubblico
Email:
info@palazzobutera.itSito web:
https://palazzobutera.it/itOrari:
Da Martedì a Domenica: 10.00 - 20.00.
Modalità di ingresso e prezzi:
Intero euro 10; ridotto euro 7,50 (residenti a Palermo, studenti universitari, studenti dell’Accademia di Belle Arti, under 26, over 65, gruppi minimo 15 persone); gruppi scolastici euro 2,50; under 18 gratuito
Collezione Valsecchi + Teatro Massimo € 15 (durata 3 giorni)