Palazzo Serenario

Nel popolare mercato storico del Capo, sin dal 1698, si trova Palazzo Serenario che, dopo un attento lavoro di restauro, nel 2016, è tornato a risplendere. Un tempo il palazzo era conosciuto con il nome di Torre di Montalbano.
La facciata del  palazzo, che si affaccia sul sagrato della Chiesa della Mercede, è caratterizzata dalla presenza di numerosi balconi, di cui cinque con balaustre ed inferriate a petto d'oca; in alto spicca una loggetta colombaia con due ampie arcate.

Un tempo questo palazzo è appartenuto alla famiglia del pittore Gaspare Serenario. Lo storico marchese di Villabianca, nei suoi diari, descrive l'abitazione del pittore come una bellissima casa con una scala in marmo, arricchita dallo stesso pittore con sontuose opere d'arte e arredi, divenendo un punto di ritrovo degli artisti del tempo. Nella parta superiore dell’androne è presente uno stucco che raffigura un Santo, molto probabilmente Sant'Agostino. Alla morte del figlio del pittore, Alessandro, il palazzo fu venduto.

A partire dal XIX è cominciata la decadenza del palazzo, poiché lo stesso è stato frazionato e venduto a porzioni e, successivamente, un incendio ha distrutto, in parte, gli appartamenti posti all'ultimo piano e fatto crollare l'ala del cortile della Mercede.

Al piano terra, si trova il panificio Morello con lo splendido mosaico, in stile liberty, conosciuto con l'appellativo di "A pupa du Capu", che per precauzione durante i lavori di restauro è stata spostata nel palazzo Ajutamicristo.

Palazzo Serenario è conosciuto anche con il nome di Palazzo duca Della Motta perché il grande scrittore Luigi Natoli, nel romanzo "I Beati Paoli", ha immaginato, in questo palazzo, l'abitazione del protagonista del romanzo, Blasco di Castiglione alias il Duca Della Motta.

Piazza Capo, 5 90134 - Palermo (PA)

Orari:

Chiuso al pubblico.