Grotta dei Beati Paoli

I Beati Paoli era il nome con cui venivano identificati coloro che appartenevano ad una setta segreta, famosa per compiere atti vendicatori e giustizieri nei confronti dello strapotere e dei soprusi dei nobili nei confronti della povera gente.

La grotta, ovvero il covo della setta, è accessibile attraverso una cripta esistente nella chiesa di Santa Maria di Gesù al Capo (o Santa Maruzza ri Canceddi) che si affaccia sulla piazza ora dedicata alla temuta congrega. Un secondo ingresso dà sul vicolo degli Orfani che conduce al suddetto piazzale. Sopra la grotta si eleva il gentilizio palazzo Baldi-Blandano: al primo piano, tramite una piccola porta, si raggiunge l'antro. La cavità (probabilmente una cosiddetta "camera dello scirocco", fatta scavare dagli aristocratici per riposarsi al fresco durante le afose giornate estive) è caratterizzata da un vano con un pozzo e un sedile semicircolare, mentre due anguste gallerie portano ad altre spelonche. Nella parte sotterranea, lungo il vicolo degli Orfani, si dipanano lunghi condotti, alti 2 metri e larghi 1,50 metri, che si aprivano con pozzi sotto le scuole dei Calasanzio (sede del Liceo Scientifico Statale Cannizzaro sino al 1955) sotto l’attuale Istituto Tecnico per Geometri Parlatore, sotto palazzo Geraci, sotto la chiesa di San Matteo ed il Monastero delle Vergini.

È anche molto probabile che tali grotte comunichino, per mezzo di un altro condotto, dal il vicolo degli Orfani fino alle catacombe delle Cappuccinelle (in via Papireto) e da qui sino alle catacombe di Porta d’Ossuna. La famosa grotta è stata riportata alla luce recentemente dal geologo Pietro Todaro su commissione del comune di Palermo, facendo riaffiorare alla mente dei palermitani tutte le storie e le dicerie su questa setta.

L’ambiente ritrovato ha la forma circolare del diametro di circa 8 metri, undici gradini creano un dislivello di circa quattro metri dall’ingresso, al centro della volta quasi in posizione centrale si apre un foro del diametro di circa 60 cm che sicuramente serviva per garantire il ricambio d’aria e dare un po’ di luce nell’antro.

Nella volta si possono notare tracce di intonaco, non è da escludere che durante l’ultimo conflitto l’ambiente sia stato utilizzato come ricovero antiaereo per gli abitanti delle case adiacenti.

Via Sedie Volanti, 47 90134 - Palermo (PA)

Orari:

Visite solo in occasione di eventi.